Un castello, una chiesa e un pianista Di Pino Calvi, compositore, pianista e direttore d’orchestra, si ricordano abilità, melodie e il sorriso che raggiungevano il grande pubblico dallo schermo televisivo dagli anni ’60 agli anni ’80. Pino Calvi, classe 1930, era nato a Voghera ma la sua famiglia era di Castana e qui ebbe casa, in frazione Palazzina. Qui, ad appena 59 anni, morì il 4 gennaio 1989 e riposa nel camposanto del paese. Era un luogo d’elezione, Castana, per Pino Calvi, il suo buon ritiro. Un luogo d’armonie. Le armonie di Castana iniziano prima dell’anno 1000 e con documenti che indicano la presenza di un castrum, un castello. O, forse, due, nella toponomastica da decifrare. Il castello nel capoluogo c’è ancora e dal XII secolo al 1502 fu dei monaci di San Bartolomeo in Strada, monastero pavese. Lo cita anche il Muratori, con riferimento all’anno 1290, nella sua Cronaca Parmense. Poi passò ai Borromeo, ai Pallavicino Triulzi, agli Arrigoni Casati, all’avvocato Carlo Pessina, ai Bignami di Sannazzaro de’ Burgundi, ai Cardoli, al barone De Ghislanzoni e, infine, fu acquistato dal Gruppo Febbroni. Tanti nomi in 5 secoli. C’è la chiesa, che sembra un’apparizione fiorentina, vista dalla valle, invece ha una facciata neoclassica ed è in Oltrepò. E ha un campanile nuovo: quello vecchio fu abbattuto nel 1940, il nuovo venne ricostruito sul troncone dell’antico qualche anno dopo. I consolidamenti alla chiesa sono stati anche recenti e per diversi anni la messa è stata officiata in palestra, perché qui sanno attendere. Ora sono in attesa che sia restaurato l’organo realizzato dai Serassi di Bergamo, un capolavoro di sapienza costruttiva, che tornerà a diffondere le sue note nella chiesa che sembra appoggiata sui colli toscani. Invece è Oltrepò.
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